Abbiamo letto l’appassionato
intervento dell’architetto Pellegrini autore del Progetto del “Piazzone coperto”
sui tristi resti del famoso “steccone” a San Concordio.
Italia Viva e i Riformisti Toscani non
stanno certamente dalla parte di chi vuole sempre e per forza bloccare tutte le
opere pubbliche, ne dalla parte di coloro che rifiutano in blocco e a priori un
intervento o ogni nuova architettura.
Il progetto dell’arch. Pellegrini ci
vede perplessi per l’alto costo dell’opera, oltre 6 milioni di euro, ma
soprattutto per la scarsa considerazione in cui vengono tenute le vestigia
coperte dell’antico Porto della Formica, che molta parte ha avuto nei secoli nella
storia e nell’indipendenza della Repubblica Lucchese e che potrebbe essere
valorizzato anche in sede turistica.
Scarsa considerazione confermata
dalle parole di pochi giorni fa del Sindaco Tambellini: “… il Porto della
Formica che fine farà? Resterà al suo posto, lì dove è oggi, interrato a due
metri di fianco all’edificio….”
Siamo con Matteo Renzi perché è un innovatore
e non un conservatore, per cui vogliamo accogliere l’invito di Pellegrini al
dialogo costruttivo affermando che siamo pronti a modificare il nostro giudizio
se sull’opera venissero accolte due nostre aspettative:
1. Nel Progetto e nell’esecuzione dei
lavori siano fatte le modificazioni, ove occorressero, che impedissero una
futura “riemersione” del Porto della Formica e della sua visibilità, dopo il restauro.
2. La Giunta Comunale si impegni a
ricercare nuovi fondi per il recupero e la valorizzazione del Porto della
Formica, destinando ad esso anche le eventuali economie nell’esecuzione delle
opere ore previste, che sarebbero opportune.
Alberto Baccini, Coordinatore di Italia Viva “Lucca e i suoi
Territori”
Francesco Colucci, Riformisti Toscani
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