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sabato 29 febbraio 2020

Italia Viva: il punto sulle Infrastrutture in Provincia di Lucca

Matteo Renzi e Italia Viva hanno posto al centro della propria azione politica per i prossimi mesi un “Piano Shock” per sbloccare in Italia centinaia e centinai di cantieri di opere pubbliche già finanziate, immobilizzate da intralci burocratici.

Per la Provincia di Lucca, Italia Viva chiede al Presidente Menesini, che, come Sindaco di Capannori pone ancora modifiche al tracciato, di accelerare e completare l’iter burocratico per la partenza dei lavori.

Chiede altresì al Presidente Menesini che ha annunciato più volte negli anni l’inizio dei lavori per il nuovo Ponte sul Serchio, se quest’anno sarà quello buono e riuscirà a concretizzare quanto promesso.

Per la viabilità della Valle del Serchio e della Garfagnana, Italia Viva sottolinea la pericolosità di alcuni tratti per i quali necessitano interventi urgenti ed una rivisitazione complessiva dei tracciati e del fondo stradale, sia per quanto riguarda la Statale che la Ludovica ma anche i tratti stradali che collegano il fondo Valle con i Paesi della Garfagnana e della Media Valle del Serchio.

Per il raddoppio della Ferrovia Lucca-Firenze gli intralci burocratici frammisti a beghe dei Comuni attraversati stanno allungando i tempi di realizzazione in maniera inaccettabile.

Al Sindaco di Lucca, Italia Viva, chiede il completamento urgente dell’Asse stradale suburbano da anni non terminato, per congiungere il Brennero, con il nuovo Ospedale e San Filippo, collegamento da estendere fino all’area artigianale di Mugnano e al previsto nuovo Casello Autostradale, su cui pesano i ritardi della Provincia.

La Provincia è su tutti questi cantieri parte centrale e interessata ed Italia Viva ne sollecita un ruolo più attivo nello sblocco dei lavori, invitando il Presidente Menesini a non confondere gli interessi complessivi della Provincia con quelli esclusivi del Comune di Capannori, che potrebbero far sorgere ipotesi di incompatibilità fra i due ruoli Istituzionali.

Italia Viva di Lucca e i suoi Territori





Comunicato dei Coordinatori di Italia Viva Lucca, Baccini e Rossi


INTERVENTO DEL COORDINAMENTO DI ITALIA VIVA DI LUCCA E PROVINCIA SUL SOSTEGNO DEL SINDACO TAMBELLINI ALLA CANDIDATURA DI MARCO REMASCHI AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA.

Abbiamo sempre saputo che la politica fosse l’arte del possibile anche se pensavamo che esistessero comunque dei limiti o delle barriere morali e ideali oltre le quali risultasse quasi impossibile andare… quasi! Ci sbagliavamo!
L’appoggio convinto del sindaco di Lucca Tambellini alla candidatura di Marco Remaschi dopo quanto accaduto nel ballottaggio alle amministrative della città nel 2017 ci fa pensare che spesso il disprezzo della politica da parte dei cittadini sia ampiamente giustificato perché questa è la cattiva politica che serve solo ad irritare l’opinione pubblica.
Nessuno ovviamente mette in discussione la libertà di ciascuno di operare le scelte che ritiene più opportune ma ci domandiamo come certi episodi del passato (non così remoto) che a molti erano sembrati di una gravità inaudita, possano essere dimenticati in tempi così brevi.
Una spiegazione c’è e sta nelle battaglie e nei posizionamenti all’interno del Partito Democratico che non hanno più niente di ideale o di strategico ma sono solo funzionali ad acquisire spazi di potere e mutevoli a seconda delle convenienze del momento, dove dominano le divisioni piuttosto che la ricerca di coesione.
Ad esempio l’appassionante duello fra Coreglia e Careggine e l’assenza ad oggi di una qualsiasi proposta di candidature della Piana di Lucca, vero motore economico della provincia ma privo da anni di rappresentanza politica in regione, dimostrano inequivocabilmente come nel PD le logiche spartitorie siano di gran lunga più importanti di ogni valutazione sulla dignità di tutti i territori.
In tale contesto Tambellini merita dunque tutto il nostro rispetto sul piano personale e istituzionale ma anche la nostra ferma condanna in termini politici.
Del resto la situazione lucchese è lo specchio del partito nazionale: pieno di contraddizioni, privo di bussola, con una guida grigia e precaria, senza visione strategica o ideale e ormai in perenne rincorsa del populismo sia esso economico o giudiziario.
L’alternativa a questa sensazione di aver toccato il fondo sta dunque nel voto a Italia viva che sostiene convintamente la candidatura di Eugenio Giani e rappresenta per gli elettori lucchesi e toscani una opportunità di riportare al centro del dibattito politico la responsabilità delle scelte e la qualità di buoni amministratori evitando divisioni o “ricongiungimenti” che sanno molto di poltrone e poco di serietà.

I coordinatori di Italia viva Lucca e provincia
Alberto Baccini         Anna Rossi









 

martedì 11 febbraio 2020

Sicurezza nei Paesi e nei Quartieri, la proposta di Italia Viva Lucca per la Regione Toscana


Bozza di lavoro preparata da Alberto Baccini e Francesco Colucci
  
Sicurezza nei Paesi e nei quartieri, la proposta di Italia viva Lucca per la prossima amministrazione regionale della Toscana.
La nostra proposta non è solo legata a problemi afferenti l'ordine pubblico ma intende promuovere una sicurezza più generale e articolata per i nostri concittadini in modo particolare nei Paesi e nei quartieri periferici che maggiormente sono in sofferenza o a rischio desertificazione.
Per noi migliorare la sicurezza di Paesi e quartieri significa prima di tutto farli rivivere come aggregazioni sociali e non solo come residenze o dormitori.
Occorre ripensare le nostre periferie attraverso la riqualificazione di servizi essenziali indispensabili per far crescere di nuovo una vita sociale degna di questo nome.
In tale ottica si possono generare meccanismi virtuosi non solo in termini di bellezza o miglioramento estetico ma anche di nuove opportunità di crescita economica.
Per fare questo proponiamo al nuovo governo regionale in sinergia con governo nazionale, Unione Europea e amministrazioni locali una serie di interventi.
  • Incentivazione al reinserimento dei negozi di vicinato e la salvaguardia di quelli rimasti attraverso agevolazioni fiscali e tariffarie, interventi di garanzia nel credito bancario, protezione e valorizzazione delle licenze. Negozi, botteghe artigiane e servizi di ogni tipo devono risorgere e consolidarsi per ridare una vita sociale, di presenza, di presidio, di movimento al Paese o al quartiere.
  • Realizzazione di parchi giochi per ragazzi e di lettura e riposo per anziani, nel verde ed illuminati per tutta la notte.
  • Promozione di centri sportivi polivalenti per dare continuità di presenza, campi di calcetto, tennis, percorsi vita all'aperto ecc.
  • Cura puntuale delle infrastrutture e del verde, illuminazione, viabilità pedonale, nuove alberature.
  • Presenza di almeno un asilo nido gratuito in ogni Paese o quartiere.
  • Utilizzo delle scuole presenti sul territorio come punti di aggregazione anche per periodiche riunioni della popolazione su temi specifici o per corsi gratuiti di aggiornamento culturale, di artigianato domestico, di cucina o altro.
  • Installazione di telecamere su tutte queste strutture e su tutti gli spazi pubblici.
  • Istituzione di un vigile di Paese o di quartiere, comunale o appartenente alle forze dell'ordine.

La sicurezza in una società moderna e complessa si costruisce mettendo insieme una serie di iniziative complementari e sinergiche che toccano dunque la cultura, l'urbanistica, la cura del territorio, l'educazione, il rispetto per gli altri oltre a quello per la natura e per l'ambiente che ci circonda.
Per quanto riguarda infine l'ordine pubblico e le tematiche relative al diffuso senso di insicurezza pensiamo che una democrazia avanzata debba saper essere autorevole (non autoritaria), capace di difendere se stessa dalla minacce della microcriminalità e dal degrado urbano mostrando, quando necessario, fermezza e decisa capacità di intervento anche in considerazione del fatto che certi fenomeni criminosi, spesso sottovalutati, colpiscono soprattutto le categorie più fragili e indifese.

Su questa bozza di lavoro si terrà la prossima settimana una riunione di iscritti e simpatizzanti per definirne il testo ufficiale e fissare le iniziative per la diffusione della nostra proposta. Sono ovviamente richieste e gradite modifiche, integrazioni, aggiornamenti sul testo.





  

lunedì 3 febbraio 2020

Matteo Renzi: Italia Viva parte da qui

"Se qualcuno immagina che Italia viva faccia un partito con Pd, M5s e Leu, diciamo in bocca al lupo, buon lavoro e buona vita ma noi saremo dall’altra parte..."

"Non può esistere quella visone del progressismo, quindi di conseguenza non pensiamo di andare alle prossime elezioni in un derby con Salvini e Meloni e parte della sinistra radicale che è già fuori dal mondo”. .

“Noi abbiamo molto rispetto per il presidente del Consiglio, vogliamo dargli una mano, speriamo che vada avanti la legislatura e vada avanti il governo. Ma il rispetto non lo trasforma nel leader dei progressisti del mondo.

Abbiamo rispetto per chi lo considera tale, ma per noi non è il punto di riferimento del progressismo mondiale chi ha firmato i decreti Salvini sull’immigrazione”.

“Si discute che tipo di appoggio dare al governo. Appoggio totale affinché il governo vada avanti, con Bellanova, Bonetti, Scalfarotto”.

Se qualcuno pensasse che in nome del mantenimento dello status quo del governo noi veniamo meno ai principi di civiltà giuridica, quel qualcuno ha sbagliato».

"Abbiamo detto al Ministro Bonafede che sulla prescrizione non si può andare contro tutti. Noi siamo dalla parte del garantismo, non del giustizialismo.

E con noi c'è la totalità degli avvocati, la stragrande maggioranza dei magistrati e dei commentatori, il parere unanime degli esperti".

"La riforma Bonafede/Salvini viola i principi costituzionali e fa del male all'amministrazione della Giustizia.

Partiamo dal lodo Annibali per bloccarne gli effetti e discutiamone insieme.

Se invece Bonafede vuole forzare, sappia che almeno al Senato non ha i numeri. In attesa che anche il Pd torni su questo tema a pensarla come la pensava qualche anno fa e difenda la legge voluta dall'allora ministro Orlando".

Io non credo che il Governo cascherà e non voglio che il governo cada ma non è possibile che una forza politica che non ha i numeri dica a tutti gli altri cosa fare.

Io messo alle strette tra le poltrone e gli ideali io scelgo gli ideali"

Matteo Renzi