Aver sentito Romano Prodi, non certo un renziano, affermare che il ddl Zan “si poteva salvare: hanno cercato l’incidente” mi ha riempito d’orgoglio.
Orgoglio di essere di Italia Viva e per Matteo Renzi, che
porta sempre nella discussione politica, intelligenza e idee ragionate.
Sentire ancora Prodi dire: “sarebbe stato molto facile fare
piccole modifiche, anche verbali, ma si è voluto strumentalizzare il tutto” e
ancora “Col voto segreto si voleva creare “l’incidente” e l’incidente c’è stato”.
Secondo Prodi la volontà di trattare in Letta non c’è mai
stata, irremovibile ad ogni modifica, ha scelto una prova di forza che se vinta
era una medaglia se persa l’occasione per attaccare strumentalmente Renzi e
Italia Viva.
I 12 senatori di Italia Viva con in testa la senatrice
Bellanova hanno votato compatti contro la tagliola e si sono dichiarati
contrari la voto segreto.
Letta, per odio personale, ha deciso che il colpevole era
Matteo Renzi e i suoi si sono adeguati.
Una buona parte del PD, ha cavalcato la protesta dei
favorevoli alla legge contro l’omofobia, indicando, in piena malafede, in Renzi
il colpevole della fine del ddl Zan.
L’impressione che Letta e la sua maggioranza abbiano ormai
deciso di arroccarsi nel nuovo fronte popolare PD 5Stelle e Leu, rompendo strumentalmente
con la parte Riformista del Paese.
Vedremo sei i riformisti, rimasti nel PD, hanno qualcosa da
dire su questa deriva di sinistra estrema del loro Segretario e sapranno distinguersi
dal plumbeo orizzonte che li aspetta.
Se nò vedo difficile continuare ad avere un rapporto con questo PD.
Alberto Baccini, Italia
Viva di Lucca e i suoi Territori.
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