La Fondazione CRLucca ha ricevuto, in
ottobre, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, una lettera di più di
dieci pagine in cui si chiedono informazioni e si sollevano riserve, sia sull’operazione
“Lucca Solare” che sulla Manifattura Tabacchi.
La Fondazione per portare avanti
l’operazione della Manifattura sud, concordata a suo tempo con la Giunta Tambellini,
aveva creato un Fondo chiuso, amministrato in maniera fiduciaria e senza
vincoli dal Coima, che per questo riceve dalla Fondazione 330.000 euro l’anno,
dal 2019.
Un onere per la Fondazione di circa un
milione di euro ad oggi, senza che l’operazione, concordata con il Comune, sia
neppure partita.
Buona parte della responsabilità è
certamente della Giunta Tambellini, che ha garantito, due anni fa, che l’operazione
Manifattura sarebbe stata portata a termine velocemente, modificando anche lo
strumento urbanistico, per agevolarla.
Tutte queste vicende hanno visto il
sostegno pubblico, pieno e tronfio del PD locale.
Di fronte alle giuste argomentazioni giuridiche
del Comitato Salviamo la Manifattura, la Giunta Tambellini si tirata indietro
lasciando la Fondazione CRLucca in mezzo al guado, dopo due anni di promesse e
trattative.
Per cercare di mettere una pezza
sugli errori compiuti, la Giunta Tambellini ha deciso di vendere una parte
della Manifattura, quella di più di valore, alla Fondazione stessa, passando
attraverso una gara pubblica, a prezzi non di mercato.
Grave che una Giunta di sinistra
abbia deciso di ignorare le 1400 firme depositate in Regione, raccolte in venti
giorni, sostenute anche da noi, per avviare un percorso partecipativo, che la
legge regionale prevede, disciplinando i comportamenti che i Comuni debbono
tenere.
Il Comune di Lucca è totalmente
inadempiente alla legge e il PD tace.
La gara indetta dal Comune suscita
molte perplessità giuridiche e morali sia per i contenuti del bando, ma anche
per le dichiarazioni pubbliche di esponenti della Giunta Tambellini e del PD
locale che parlano apertamente di vendita alla Fondazione.
Lo sanno che con una gara pubblica in
corso esiste il reato di turbativa d’asta?
Ormai la Manifattura è una bomba
inesplosa e più ci si incaponisce a trovare soluzioni riparatorie più si
rischia di vederla esplodere, facendo danni collaterali all’interra comunità
lucchese e alla stessa Fondazione.
A suo tempo i Riformisti chiesero, pacatamente,
di rinviare il tutto di un anno, in maniera che i tecnici avessero il tempo di
approfondire tutti gli aspetti giuridici della complessa vicenda e lasciare una
decisione, così rilevante, al nuovo Sindaco e alla nuova Giunta.
Decisioni così importanti per la
città non possono essere prese in campagna elettorale, con un Sindaco in via di
pensionamento e dove la speculazione politica elettorale prevale,
sull’interesse dei cittadini lucchesi.
Noi siamo perché la Manifattura sia
restaurata, anche per lotti, ma con un iniziale progetto complessivo di
programmazione urbanistica che veda l’utilizzo della legge regionale, sul
percorso partecipativo.
Il restauro e l’utilizzo di parti
della Manifattura possono e devono essere realizzati, anche con l’apporto di
aziende e capitali privati compresa la stessa Fondazione, ma utilizzando l’istituto
della “Concessione poliennale”, mantenendo al Comune la proprietà dell’area.
Italia Viva di Lucca e i suoi
Territori
Riformisti x Lucca Viva