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sabato 20 febbraio 2021

Andrea Marcucci, ieri liberale e riformista, oggi per il “fronte popolare”.

 Molti commentatori politici sostengono che il Governo Draghi porterà ad un cambiamento epocale nella politica Italiana.

 Un dato lucchese sembra confermarlo. Il senatore Marcucci, da sempre un renziano di ferro, di grande amicizia e per questo gratificato di onori e potere, si è trasformato in uno dei critici più accesi di Matteo Renzi.

 Ha tentato fino all’ultimo di tenere in piedi il fatiscente governo precedente, al grido di “Conte o morte”.

 Ha deciso la costituzione di un intergruppo “frontista” 5Stelle-PD-Leu, per isolare Italia Viva, fallendo ignominiosamente perché smentito pubblicamente dal Segretario Zingaretti.

 Ha dileggiato Matteo, affermando “Ora Renzi è irrilevante”

 Un passaggio epocale: da adoratore di Renzi a suo acerrimo avversario!

 Molto probabilmente, visto l’odio anti-renziano su cui vive oggi il PD, si adegua, per tentare di conservare le posizioni, cercando di costruirsi una nuova verginità da donare al segretario Zingaretti.

Quanta amarezza in tutto ciò...

 Non sappiamo quale sarà il compenso politico che potrà ottenere per questa sua personale rivoluzione copernicana ma la storia insegna che di chi cambia casacca così maldestramente, non si fida poi nessuno.

 Il PD è ormai un partito allo sbando, senza linea politica, senza uno straccio di spinta ideale, senza leader autorevoli, solo pasticcioni che hanno fatto la figura dei peracottari in questa crisi di governo, umiliandosi ripetutamente: prima “Conte con i transfughi”, poi “Conte o elezioni”, fino a un minuto prima che Mattarella chiamasse Draghi ed infine “Conte federatore” della nuova linea politica “frontista”, con 5Stelle e Leu, che perde pezzi ogni giorno...

 Andrea Marcucci ideatore di questo novello “fronte popolare” e passato ai duri e puri dei vetero comunisti che, in Toscana, si richiamano a Enrico Rossi, porterà danni incalcolabili al futuro di una moderna sinistra riformista nella quale avevamo creduto insieme.

 Il PD lucchese senza Italia Viva si indebolirà ulteriormente rischiando di perdere in molti Comuni dove si andrà a votare nel corso di un anno a cominciare da Lucca

 Italia Viva, al contrario si trova davanti una prateria politica per dare vita ad un nuovo e grande partito Riformista, che dialoghi con tutti, senza più tabù, per un profondo rinnovamento nelle Istituzioni lucchesi e nazionali.

 Chiamiamo a raccolta tutti i Riformisti, da quelli rimasti nel PD a quelli sparsi nella società civile per costruire assieme una politica nuova, partecipata, pluralista con due punti cardinali da coltivare e rispettare: il Merito e il Bisogno.

Alberto Baccini, Italia Viva Lucca e i suoi territori

Francesco Colucci Riformisti per Italia Viva.



 

 

 

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