Buongiorno a
tutti e di nuovo i migliori auguri per un bellissimo 2020.
È la politica
internazionale a caratterizzare i primi passi di questo nuovo anno. Le tensioni
tra Stati Uniti e Iran sono molto preoccupanti ma personalmente sono molto più
preoccupato per l’atteggiamento turco nel Mediterraneo e in Libia. Nel
progressivo disimpegno americano e nel clamoroso silenzio europeo, i soggetti
che stanno giocando un ruolo decisivo nell’area sono sempre più Russia e
Turchia. E la cosa è inquietante soprattutto per il ruolo strategico che il
Mediterraneo ha sempre avuto e sempre avrà nella politica italiana. Non solo
per l’immigrazione, non solo per il petrolio, non solo per il business:
l’Italia spettatrice e non protagonista nel Mediterraneo è una sconfitta per
tutti. La politica estera di un Paese si fa con il lavoro quotidiano, durissimo,
non con una photo opportunity.
Parleremo di
questo e di altro martedì in Senato. Ne ho parlato intanto in questo brano
dell’intervista di domenica scorsa al Messaggero. A livello economico crescono
i riconoscimenti per ciò che è stato fatto in passato. Meglio tardi che mai, si
potrebbe dire. Qui un bellissimo articolo de "il Sole 24 Ore", qui
persino il "Corriere della Sera" ammette che con il Jobs Act e senza
articolo 18 i licenziamenti sono diminuiti, i posti di lavoro aumentati.
Ora la sfida è
quella del Piano Italia Shock per sbloccare i cantieri, i troppi cantieri che
la burocrazia sta fermando. L’Italia vede rallentare molti indicatori. Noi
abbiamo fatto bene a bloccare le elezioni e dunque l’aumento dell’IVA e un
governo sovranista per cinque anni. Ma bisogna darsi una smossa e rilanciare
sui cantieri, sui posti di lavoro, sulla crescita. Noi ci siamo, pronti a fare
la nostra parte, pronti a dare una mano. E tante idee.
Mi hanno
molto colpito alcune notizie in questo periodo:
1. La piccola
Tagida, bambina giudicata incurabile dai medici inglesi e salvata al Gaslini di
Genova. La sanità italiana continua a fare miracoli, orgoglioso della pediatria
di questo Paese.
2.
L’incredibile sfilza di incidenti stradali causati dall’alcool e dalle sostanze
mi conferma nella scelta che abbiamo fatto di introdurre il reato di omicidio
stradale. Ma non bastano le norme, occorre una vera politica di prevenzione. E
tanta educazione, a cominciare dalle scuole.
3. Gli
incendi senza fine in Australia e la bellissima e tragica storia del piccolo
Harvey.
4. Tra i
risultati concreti che mi piace segnalare date un occhio a questa statistica
sulla 18App, il bonus cultura per i diciottenni che lanciammo dopo la terribile
strage del Bataclan. Investire per i nostri ragazzi con il principio di “Un
euro in cultura, un euro in sicurezza” funziona. E non a caso alcuni Paesi
europei hanno iniziato a copiarcelo. Bene così!
Un impegno
per il 2020. Voi direte: adesso ci dice che vuole mettersi a dieta. Sì, questo
sempre, ma credo anche di essere in buona compagnia. Dopo le vacanze, quasi
tutti prendono il solenne impegno della dieta e io non sono un’eccezione. Ma il
vero impegno che vorrei condividere è un altro, tra i tanti. Sono sinceramente
sconvolto del fatto che ancora oggi, nel 2020, alcune zone italiane a
cominciare dalla nostra capitale, Roma, stiano gestendo i rifiuti in questo
modo barbaro e incivile. Ma anche autolesionista.
Le
trasformazioni tecnologiche permettono di considerare i rifiuti come un bene
prezioso, perché dai rifiuti si può recuperare moltissimo. E l’Italia ha tutte
le condizioni per essere capofila dell’economia circolare davvero. Chi vuol
bene all’ambiente non vive di slogan, ma crea progetti concreti e fattibili.
Il mio
impegno per il 2020 – insieme a Italia Viva – è quello di fare una gigantesca
battaglia culturale prima che politica per costringere le amministrazioni che
sono più indietro a risolvere una volta per tutte la vicenda rifiuti. In Italia
ci sono le competenze per fare una rivoluzione ambientale, che cosa stiamo
aspettando?
A proposito
di Italia Viva, segnatevi questa data. Sabato 1 febbraio e domenica 2 febbraio
terremo la Prima Assemblea Nazionale di Italia Viva. E lì finalmente si parte
in modo strutturato su tutto il territorio nazionale. Chi vuole darci una mano
si faccia vivo sulla piattaforma. Chi vuole darci un aiuto economico è il
benvenuto perché come sapete dopo ciò che è successo ne abbiamo molto bisogno.
Il 2 febbraio
tutto sarà pronto per la partenza formale del nostro viaggio nel futuro della
politica italiana. Sempre a febbraio uscirà il mio nuovo libro. Il giorno della
presentazione annunceremo anche le 100 località in cui faremo le presentazioni
da qui a luglio. Se qualcuno di voi vuole proporci un luogo dell’Italia viva e
vivace ci scriva: matteo@matteorenzi.it.
P.s. So che,
per prendere voti, quando si parla di immigrazione bisogna usare toni diversi.
Ma ho i brividi quando penso a un bambino africano di 10 anni che sale sul
carrello di un aereo Air France per raggiungere l’Europa dei propri sogni e
viene trovato a Parigi morto congelato. Restiamo umani.
Un sorriso,
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