Che emozioni alla Leopolda! Grazie a
tutti.
La decima edizione è stata la più partecipata di tutte e io sono
davvero tanto felice della valanga di idee e affetto che la Stazione
fiorentina ha saputo sprigionare in questi tre giorni.
Grazie. Non trovo parole diverse. E chiedo scusa alle migliaia di
persone che sono rimaste fuori.
Cosa è accaduto alla Leopolda.
- È nato un partito. Con la presentazione del bellissimo
simbolo
in un momento di grande emozione, ma anche con la
carta
dei valori redatta da
Gennaro Migliore e
Lisa Noja.
Chi ha suggerimenti per emendarla può
scriverci a
cartadeivalori@italiaviva.it:
ascolteremo infatti i suggerimenti di tutti prima di
ufficializzarla
- Abbiamo iniziato le
iscrizioni: ci siamo dati degli obiettivi.
Cinquanta
parlamentari entro la fine dell’anno.
Trenta consiglieri regionali
entro la fine dell’anno (siamo partiti da Lombardia, Basilicata,
Liguria. In arrivo Lazio, Sicilia, Friuli Venezia Giulia).
Cento
sindaci da qui alla fine dell’anno.
E diecimila iscritti entro la fine
dell’anno, solo che in questo caso abbiamo raggiunto l’obiettivo in
due giorni, meglio così.
Chi vuole iscriversi o dare una mano con idee
e sostegno economico a Italia Viva trova
qui
il link.
Ricordo che per ogni iscritto
Italia Viva pianta un
albero, come abbiamo iniziato a fare con
Ettore
e Teresa alla Leopolda- Il mio
intervento.
Ho spiegato perché questa legislatura andrà al 2023, perché faremo ciò
che ha fatto Macron assorbendo voti a sinistra e a destra, perché
proponiamo al PD di
non litigare ma di seguire
insieme certi progetti come quello di
Ventotene,
perché noi siamo alternativi a Salvini, che è un piccolo don Abbondio
senza coraggio, perché - come diceva Aldo Moro - dobbiamo stare dalla
parte delle cose nuove che nascono.
- Molti
interventi sono stati bellissimi, molto più belli del
mio. Non potendo segnalarli tutti, segnalo solo quelli di alcune
donne.
Perché le
donne sono la colonna portante di
Italia Viva.
A cominciare da
Teresa
Bellanova, da
Isabella
Conti, la giovane sindaco di San Lazzaro di Savena, a
Lucia
Annibali, da
Lisa
Noja, che ha presentato il manifesto dei valori o
Maria
Chiara Gadda, che ha presentato il piano di investimenti
ambientali. E ancora persone straordinarie come
Claudia,
una giovane farmacista che combatte la SLA. O toste amministratrici di
piccole realtà come
Marianna,
che guida il comune di Castrocaro.
Giovani bravissime come le quattro
presentatrici della Leopolda a cominciare da
Benedetta,
giovane dirigente di Italia Viva, che porta con sé il sogno di
ripartire da Amatrice dove ha perso la mamma. E naturalmente la
ministra
Elena
Bonetti, che ci ha raccontato il
FamilyAct dopo
l’introduzione del professor Rosina. Chi ci ha fatto emozionare più di
tutti è stata sicuramente
Nasrim,
la comandante curda che la prima sera ci ha commosso con le sue
lacrime in diretta Skype da Kobane
- Chi ha avuto la pazienza
di seguire la
Leopolda (e non le ricostruzioni
fantasiose che spesso se ne fanno) avrà sentito le proposte su
Internet, sui
trasporti, sulla
famiglia, sull’
ambiente. Adesso la
sfida è quella di rilanciare. Nei prossimi giorni organizzeremo un
seminario sull’
evasione fiscale, sulla
revisione della spesa, sulle
infrastrutture
da sbloccare.
Noi dalla nostra parte abbiamo i fatti come
splendidamente dimostrato dal professor Marco Fortis in questa
presentazione,
che andrebbe girata a tutti gli scettici.
Forse non siamo simpatici,
come ci siamo detti da
Fabio
Fazio l’altra sera.
Ma per guidare un Paese occorre la
competenza, non la capacità di raccontare le
barzellette. Il populismo, il qualunquismo, la superficialità ti fanno
prendere like ma ti portano in recessione.
Insomma: siamo
pronti a una
bellissima sfida. Da qui a tre anni, con
passo da maratoneta, costruiremo una
Casa viva e
vivace. Proiettata sul futuro ma ancorata ai nostri valori.
Chi vorrà venire a darci una mano è il benvenuto!
Pensierino della sera Venerdì 25 ottobre
saranno esattamente
10 anni dalla pedonalizzazione di Piazza
del Duomo a Firenze.
Si è trattato di una delle decisioni più
difficili della mia vita politica.
Eppure, tutte le volte che cammino
in quella Piazza mi sento parte di una storia vertiginosa, immerso in
una bellezza senza fine. Invito i fiorentini – e chi da Firenze
passerà nei prossimi giorni – a fare due passi a piedi in zona piazza
del Duomo.
A ricordare quando ci passavano in diecimila, fra autobus e
motorini, ogni giorno. E a ricordarci quanto siamo fortunati a essere
eredi di questa bellezza senza fine.
Un
sorriso,
Matteo