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giovedì 28 ottobre 2021

Omofobia: Le ipocrite lacrime di coccodrillo del PD.

Il vergognoso utilizzo per scopi politici, da parte del PD, della proposta Zan, fa naufragare una legge necessaria sull’omofobia e la violenza in Italia.

Una proposta di legge che Letta e il PD hanno utilizzato negli ultimi sei mesi solo come strumento di lotta politica, rifiutando cocciutamente ogni modifica al testo per salvare i punti più pregnanti della legge, togliendo quelli più controversi e dogmatici.

Ben sapendo che i voti al Senato per una approvazione senza modiche non c’erano.

Trattativa che Matteo Renzi e Italia Viva hanno suggerito, ricercato, più volte per dare subito all’Italia una legge giusta e opportuna, sulla violenza, sempre impedita dall’oltranzismo PD.

Il NO, arrogante e presuntuoso, del PD ad ogni trattativa, ha portato prima al rinvio per molto mesi dell’approvazione della legge e poi alla sua bocciatura.

Farsesca e colpevole la disponibilità all’ultimo minuto di Letta di fare quella trattativa, a poche ore dal voto, sdegnosamente rifiuta per molti mesi.

Letta, inebriato dal successo di alcuni Sindaci PD alle elezioni, ha cercato la prova di forza, vinco tutto io! ma ha sbagliato i calcoli ed è stato pesantemente sconfitto e umiliato.

Tutti sanno che decine di senatori cattolici nel suo partito e nei 5stelle, nel segreto dell’urna, hanno votato contro, ma ora, il PD cerca, in maniera strumentale, di dare la colpa agli altri, continuando, in maniera vergognosa, nella speculazione politica.

Italia Viva, pur ritendo indispensabile fare dei cambiamenti alla legge, ha votato compatta per il proseguo della discussione in aula e cmq i Senatori votanti di Italia Viva sono stati 12 e i voti mancati molti di più.

A margine a questa vicenda nazionale occorre registrare la dichiarazione del Presidente PD, del Consiglio Comunale di Lucca, Francesco Battistini: “Lo schifo del voto della destra più retriva, da Italia Viva a Fratelli d’Italia, che ha negato una nuova e piena e dovuta stagione dei diritti”.

Esponente di spicco di quel PD lucchese, che vuole imporre, con altrettanta arroganza e presunzione, un assessore di Tambellini, a candidato a Sindaco.

Quello stesso PD che solo poche ore fa proponeva a Italia Viva e Azione, una alleanza per le prossime elezioni.

Italia Viva ha già scelto da tempo la strada di una candidatura autonoma a Sindaco assieme agli altri Partiti e movimenti Riformisti e Liberali, ma se potevano esservi dei dubbi, le dichiarazioni di Battistini li hanno tolti definitivamente.

Italia Viva Lucca e i suoi Territori

Riformisti per Lucca Viva



 

domenica 10 ottobre 2021

L’attacco della natura alla “Selva” ed alle Comunità della Montagna

Le intemperie degli ultimi giorni 7-8 ottobre – commenta Franchini Tania, responsabile per Italia Viva del settore turismo ed agricoltura - hanno danneggiato i castagneti da Frutto del versante Appenninico della Garfagnana e di conseguenza ne risentirà la produzione del frutto per la stagione 2021. A pochi giorni dall’inizio della raccolta il vento e le abbondanti precipitazioni meteoriche hanno reso nulla l’opera dei castanicoltori che con sacrificio ed in controtendenza stanno recuperando i castagneti da frutto. Si stima una riduzione di produzione di oltre il 40 % per la raccolta dell’anno, ma si prevedono a causa degli stroncamenti che ci siano ripercussioni anche per le stagioni successive.

Da non dimenticare il legame fra il castagno e l’identità delle persone che lo coltivano, il riconoscimento che si tramanda da generazioni individuando nell’albero del pane, l’elemento che ha garantito la presenza e quindi il presidio del territorio dei montanari. Non solo quindi un danno economico ma anche un attacco al tessuto sociale che è stato colpito nell’identità e nello spirito di appartenenza. Il connubio uomo castagneto ha oggi subito un forte contraccolpo. Chi avesse avuto modo di incrociare lo sguardo dei castanicoltori in questi giorni avrebbe percepito da subito che non potrà bastare la “resilienza” a far rivivere la “Selva” non sempre lo spirito di appartenenza e l’identità possono essere sufficienti, c’è bisogno di un segnale forte, c’è bisogno di far sentire i castanicoltori non abbandonati a sè stessi.

Come il loro lavoro permette di godere delle diverse funzioni del castagneto (produttive, protettive, naturalistiche, paesaggistiche, ricreative e didattiche) oggi chi può, deve far sentire meno soli i montanari che con caparbietà e costanza stanno ritornando a vivere il loro territorio.

Oggi – commenta Antonio Sacchini tecnico del settore sul territorio, che si è subito recato sul posto per valutarne i danni - si parla anche dei servizi ecosistemici e per la coltura del castagno da frutto potremmo indicarne alcuni, ad esempio:

la caratterizzazione del paesaggio, con gli elementi tipici e soprattutto con la presenza dei “Patriarchi” gli alberi monumentali o vetusti;

la conservazione della biodiversità, con i diversi habitat le piante di castagno a loro volta sono in grado di ospitare altre forme di vita animale o vegetale;

e perché no, la produzione di funghi eduli, come porcini ed altri, che possono fornire un reddito integrativo alla vendita delle castagne.

Tutto questo ha avuto un danno, il paesaggio ed il territorio non si mantengono da soli aiutiamo chi mantiene il presidio a non sentirsi abbandonato.

Sarà mia premura – commenta Franchini Tania – informare, del grosso danno ai nostri  castanicoltori, la nostra referente regionale Stefania Saccardi, sempre molto attenta e presente per supportare, nel proprio settore di competenza, le aree interne della Toscana.

Tania Franchini, Resp. Turismo e Agricoltura Italia Viva Lucca






 

martedì 5 ottobre 2021

Italia Viva e le elezioni nei cinque Comuni della Provincia di Lucca

 Italia Viva, assieme ad Azione di Calenda è stata parte attiva in due Comuni Altopascio e Seravezza, mentre non c’è stato impegno a Piazza al Serchio, Pieve Fosciana e Massarosa, per mancanza di forze e di tempo.

Ad Altopascio abbiamo sostenuto la Sindaca uscente Sara d’Ambrosio, indipendente, con candidati di Italia Viva ed Azione nella sua Lista Civica “Viviamo Altopascio”.

Sara D’Ambrosio ha vinto al primo turno con oltre il 50% dei voti e la sua lista civica con Italia Viva e Azione ha preso oltre il 34% ed è stata il traino del successo di Sara.

Le altre liste per Sara hanno avuto, una, il PD, intorno al 9%, e le altre due poco più del 7%, complessivamente. Un grande successo personale di Sara D’Ambrosio.

A Seravezza Italia Viva, Azione e Forza Italia sono state le forze politiche principali della candidatura di Lorenzo Alessandrini che si contrapponeva alla lista del PD, con candidata il Vice-Sindaco uscente e alla candidata del centro-destra.

Alessandrini ha vinto con grande margine ed è il trionfo del primo esperimento di “terzo polo” in Lucchesia, con Italia Viva, dopo 20 anni di amministrazione PD.

Due risultati positivi su due nostre presenze a queste elezioni comunali.

Due Sindaci eletti non del PD, né del centro-destra.

Qualcosa sta iniziando a cambiare nello scenario politico lucchese dimostrando che si può fare molto fuori dagli schieramenti di sinistra e di destra, contrapposti su tutto, che spesso paralizzano la vita amministrativa dei Comuni.

Per dare forza a questa nuova linea politica occorrono persone nuove che si vogliano impegnare portando freschezza ed entusiasmo e noi siamo pronti ad accoglierle.

Alberto Baccini e Anna Rossi, Coordinatori di Italia Viva Lucca



 

venerdì 1 ottobre 2021

Lucca, la posizione di Italia Viva

 L’Assemblea degli iscritti di Italia Viva a Lucca è stata aperta dalle relazioni dei due Coordinatori Baccini e Rossi.

Baccini e Rossi hanno fatto il punto sugli incontri tenuti con gli altri partiti e movimenti per le prossime elezioni a Lucca, da Azione, a Marchini, al PD e con le altre forze della Sinistra lucchese.

Ma anche di incontri riservati con alcuni auto candidati.

In tutti gli incontri è stata illustrata la posizione di Italia Viva a Lucca, che può essere sintetizzata così:

Il terzo polo a Lucca è una scelta politica di Italia Viva, ma è anche una scelta obbligata perché il PD Lucchese, chiuso in sé stesso, propone ciecamente candidature a Sindaco di continuità con la gestione Tambellini che in questo ultimo mandato è stata carente, inadeguata, senza alcuna prospettiva di largo respiro.

Il PD ci propone una cosa già confezionata, che non ci piace, senza alcuna alternativa e che è perdente nei confronti del centro-destra

Questo rende impossibile ogni dialogo a sinistra e conferma la nostra decisione di andare con altri partiti e movimenti civici ad un candidato del terzo polo.

Per evitare questa conclusione occorrerebbe che ci fosse una azione chiara dei gruppi riformisti del PD che fanno capo al Sen. Marcucci, che chiedano di azzerare le auto-candidature Vietina e Raspini e conducano il PD Lucchese a scegliere con tutte le altre forze del centro sinistra una candidatura unitaria, della società civile o forte, per precedenti esperienze amministrative, come Baccelli, che possa essere competitiva con il centro-destra.

In assenza di una presa di posizione chiara di questa parte del PD che è sempre stata vicina a noi, vediamo difficile anche una convergenza nell’eventualità di un ballottaggio.

Se rimane questa rottura nel centro sinistra, una soluzione unitaria, potrebbe essere la candidatura di Giorgio Del Ghingaro che per la sua comprovata capacità amministrativa, la sua indipendenza, avrebbe le carte per vincere ed essere una garanzia di efficienza e concretezza per il Comune di Lucca.

Le relazioni politiche dei due coordinatori sono state approvate all’unanimità.

Come secondo punto l’Assemblea ha affrontato il problema della riorganizzazione del Partito a Lucca, superando la vecchia struttura, per definire alcune responsabilità precise, in settori essenziali per prepararci alle prossime elezioni.

Sono stati individuati questi settori: Commercio, Turismo e Agricoltura; Cultura Infrastrutture e Decoro Urbano; Organizzazione territoriale ed eventi; Liste elettorali e rapporti con i partner; Nuove tecnologie e Innovazione; Comunicazione e rapporti con organi di informazione.

Anche questa riorganizzazione di Italia Viva è stata approvata all’unanimità, con l’avvertenza che ogni incaricato di settore, dovrà costituire una commissione di studio per impegnare più persone a portare avanti il lavoro necessario.

I Coordinatori hanno proposto gli iscritti che avranno la delega per portare avanti queste commissioni di lavoro.

Anche questo organigramma è stato approvato all’unanimità.

I nomi dei vari responsabili di settore approvati, saranno resi pubblici appena le persone indicate avranno dato la disponibilità ad accettare l’incarico, cosa non possibile per alcuni che non erano presenti per precedenti impegni presi.

Alberto Baccini e Anna Rossi.