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martedì 21 dicembre 2021

Alle donne e agli uomini che amano Lucca.

Voglio lanciare un appello a tutte le liste civiche e ai partiti che fanno dell’Europa un punto di riferimento, per uscire dalla logica perversa destra-sinistra, dall’odio ideologico di schieramento.

Queste impostazioni politiche, a Lucca come a Roma, hanno paralizzato la politica, fino all’avvento del Governo Draghi, che sta dimostrando come una persona autorevole, con idee chiare e libere, riesce a fare riforme e programmi espansivi, isolando la logica perversa delle contrapposizioni ideologiche.

L’Italia sta combattendo con forza la nuova crisi pandemica, dando vita ad un nuovo e forte rinascimento, economico e di riforme, grazie ad un governo che Renzi ha disegnato, che il Presidente Mattarella ha realizzato e che Draghi, conduce, con grande merito.

La situazione di Lucca, dopo 15 anni di amministrazioni comunali, di destra e di sinistra, ferocemente contrapposte, è drammatica.

Nessuna progettualità di lungo respiro, stagnazione di idee e di realizzazioni, decadimento, morale e materiale, della città.

Andare fra pochi mesi ad un nuovo scontro sinistra destra sarebbe un suicidio per la città, chiunque vincesse, per un pugno di voti.

Dobbiamo uscire da questa logica di contrapposizione e di odio ideologico: per farlo occorre far crescere un nuovo terzo polo Riformista e Liberale, che sappia scrivere, su un foglio bianco, un nuovo Progetto, un nuovo modo di fare politica e amministrazione, più inclusivo, più partecipato, più condiviso.

Faccio appello a tutte le liste civiche con simpatie a destra e a sinistra, accomunate da una rinnovata fiducia nell’Europa dei Padri Costituenti, di iniziare un percorso assieme, per costruire il terzo polo Riformista e Liberale, con pari dignità fra tutti partecipanti, da qualunque parte provengano.

Tutti, con pari diritti e doveri, a sostegno di una autorevole candidatura civica, libera da lacci e laccioli della vecchia politica, che ha paralizzato Lucca fino ad oggi.

Noi di Italia Viva siamo anche pronti a fare un passo indietro, da liste e simboli di Partito, per dare libero campo al civismo e alle liste civiche.

Insieme ai Partiti e ai Movimenti, che da molti mesi, stanno alacremente operando per il Polo Riformista e Liberale, possiamo costruire una grande opportunità per Lucca.

Ci sono le condizioni per un successo, le recenti elezioni alla Provincia ne sono la testimonianza, proviamoci tutti assieme, nell’interesse esclusivo della città.

Alberto Baccini, Coordinatore Italia Viva di Lucca e i suoi Territori.  

 



 

 

giovedì 2 dicembre 2021

Manifattura: la gatta frettolosa fa i gattini ciechi.

Mai proverbio fu più giusto per la Manifattura Tabacchi sud.

Italia Viva ha partecipato alla vicenda, intervenendo più volte con proposte di buon senso senza mai fare il tifo da stadio per questa o quella soluzione.

Abbiamo sempre ritenuto indispensabile andare alla ristrutturazione ed utilizzo di tutto il complesso dell’ex Manifattura, come a quello dei tanti altri contenitori pubblici e privati colpevolmente abbandonati negli anni nel centro storico e fuori.

Avevamo chiesto soluzione condivise per case in social housing, parcheggi, spazi per la cultura.

Abbiamo giudicato la proposta Coima-Fondazione CRLucca interessante ma che necessitava di approfondimenti giuridici e urbanistici.

Abbiamo chiesto pubblicamente, in tempi non sospetti, di allungare i tempi dell’iter autorizzativo sia per dare più tempo ai tecnici di chiarire i molti dubbi avanzati da più parti sul progetto sia perché decisioni così importanti per la città non si possono prendere a un anno dal rinnovo del Sindaco, perché ogni posizione viene condizionata e strumentalizzata alla ricerca dei consensi elettorali.

Il nostro appello per continuare ad approfondire il progetto Coima, con serietà e tempi necessari e far approvare il tutto al nuovo Sindaco è caduto del vuoto e le conseguenze negative sono sotto gli occhi di tutti.

Il progetto, dopo due anni di trattative dà suk fra Comune e Fondazione è saltato perché il Comune si è tirato indietro, la Fondazione ci ha rimesso quasi due milioni di euro.

I comitati civici sorti a salvaguardia della Manifattura hanno avuto ragione sul piano giuridico e urbanistico, sottovalutati del Comune che aveva l’occasione di riprendere un discorso serio, dopo la raccolta di 1.400 firme per un nuovo percorso partecipativo, secondo la legge regionale.

Sempre la furia in vista delle elezioni ha portato il Comune a non approfittare di questo interessante percorso partecipativo, che avrebbe anche sanato la profonda ferita creatasi nella società civile lucchese.

Mettere all’asta la parte migliore della Manifattura sud ad un prezzo stralciato, nel tentativo di dare un assist alla Fondazione, che ha rifiutato, è stato un errore.

La parte più di pregio della Manifattura sud è stata acquistata da una novella società pistoiese di cui nessuno sa nulla e il nulla è davanti a noi.

Abbiamo letto ancora frettolosi commenti positivi da parte del Comune e del PD ancora una volta lontani dalla realtà che sembra ben diversa da quella auspicata.

Italia Viva non può che confermare che sui i progetti essenziali per Lucca, non si può agire con fretta, occorre ponderazione, riflessione, ci vuole tempo per essere certi dell’applicazione delle leggi urbanistiche e di tutela del bene pubblico.

Il tifo da stadio, l’esigenza di accaparrarsi consensi elettorali, questa dannosa e ormai obsoleta contrapposizione su tutto, fra sinistra estrema e destra estrema, può portare solo paralisi amministrativa e politica.

Italia Viva ritiene che a Lucca come in Italia sia giunto il momento di un terzo polo Riformista e Liberale che spezzi un duopolio statico e paralizzante, come dimostrato anche in questa ultima vicenda lucchese.

I Coordinatori di Italia Viva di Lucca e i suoi Territori.

Riformisti per Lucca Viva